mercoledì 21 ottobre 2009

Musica '09 - try this at home

Lo so che siamo ancora ad ottobre, ma oggi avevo voglia di tirare delle conclusioni sugli album dell'anno stillando la classifica finale. Ovviamente intendo gil album *scoperti* quest'anno, non usciti quest'anno, che io di musica nuova non ne ascolto tanta tanta.

Premetto che a) mi sento libero di dividere in due post diversi la musica comune dalla Musica [senza implicare che Musica > musica eh, solo per distinguere], e b) nell'ultima meta' dell'anno ho riscoperto la fusion.

Musica:
L'ultimo gradino del podio lo conquista Victor Wooten con il suo album d'esordio A show of hands [1996], un album in cui le voci piu' diverse sono accompagnate da un unico strumento: il basso. Quindici brani di "Oooh" e "Ouch" dove Wooten mostra effettivamente le sue mani, sempre con la testa che fa su e giu' perche' il ritmo lo impone. Sulla strada del suo album c'e' un cartello con su scritto Virtuosismo, di qua.

Alla posizione numero due troviamo invece una vecchia conoscenza: Herbie Hancock con Head Hunters [1973]. Quello che e' il suo primo album Funk contiene solo quattro tracce, ma basti dire che una di queste e' Chameleon per non aver bisogno di chiedere le restanti tre. Il tastierista di Chicago fa praticamente ogni cosa, fa quello che vuole, e puo' permettersi di incidere un album funky senza chitarristi. Classe purissima.

In vetta alla classifica troviamo un altro album d'esordio, Spectrum [1973] di Billy Cobham. Il panamense dalle braccia volanti propone sei tracce con cui terrorizza tutti i batteristi affermati del tempo, ma non solo; tra dimostrazioni di tecnica sopraffina e di magia trova il tempo per dialogare con gli altri strumenti, dimenticando qua e la' in maniera sbadata dei groove che non lasciano scampo. Lo si puo' quasi vedere col sorriso dietro a tutti i suoi tamburi, a seguire col corpo quello che la Musica gli suggerisce, senza badare troppo ai quattro quarti sucessivi. Un album che non cambia la vita, ma che la stravolge per quaranta minuti.
"È senz'altro il feeling la cosa più importante, la tecnica viene sempre dopo." (Billy Cobham)

A onor del vero ci sarebbe un altro album da considerare, che avrebbe sconvolto la classifica se solo fossi riuscito a procurarmelo per intero. Quattro tracce mancanti hanno impedito a Jaco Pastorius ed al suo omonimo album d'esordio di meritarsi il premio Musica '09. Veramente un peccato.

Comunque.

Nessun commento:

Posta un commento