venerdì 15 gennaio 2010

Gli scacchisti son tutti matti

In fretta e furia ma questa merita tutta.

Entro in un'aula che essendo libera si era trasformata in aula studio/svago.
Sulla cattedra c'erano due matematici che stavano giocando a scacchi. Bello.
Scacchiera semi-vuota, diciamo che meta' pezzi avevano gia' detto la loro e si erano messi in disparte. Diciamo che saran stati li da un tre quarti d'ora.

E niente, la partita prosegue in un sacrale silenzio, ogni tanto alzo gli occhi per gustarmi un po' la scena; l'atmosfera ne guadagna ed e' senza dubbio affascinante.
Ecco, passa circa un'ora che si sente un "aaah" da parte del sconfitto, a decretare la vittoria dell'avversario. Breve scambio di battute e stretta di mano a sugellare la fine del match e.

- "La rivediamo?"

BOOM.

Hanno ripercorso la partita in 16x o 32x, ogni tanto uno muoveva anche i pezzi dell'altro se questo non si ricordava, ogni tanto si fermavano con un
- "Ecco vedi, qui avevo anche pensato di fare cosi', ma poi c'era questo e quest'altro"
- "Eh si, poi avrei fatto cosi' e cosi' e..."
Avanzavano un po' con le mosse per confermare che la scelta era sbagliata e tornavano ad una situazione che rispecchiasse uno stato della partita.
E via cosi' fino allo scacco matto finale.

Cinque minuti di assoluta follia; sono ancora troppo scosso per poter commentare adeguatamente.
Comunque.
Comunque?!
Eh si, comunque.

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